29 aprile 2011

Transformers: Dark of the Moon

Signore e signori, è per me un piacere presentarvi il trailer ufficiale di Transformers: Dark of the Moon! In uno spettacolare trionfo di effetti speciali, il terzo capitolo della saga di Transformers  approderà nei cinema di tutto il mondo il 1° luglio 2011 per la regia di 
Michael Bay.







12 aprile 2011

My favourite Movie Trailer

Il mio trailer cinematografico preferito è quello de Il Signore degli Anelli: Le Due Torri di Peter Jackson. Nella parte finale si ha un climax ascendente sulle note riorchestrate di Lux AEterna, traccia musicale del film Requiem for a Dream di Darren Aronofsky!





11 aprile 2011

Battlefield 3 - gameplay 3

Terzo trailer di gameplay rilasciato in antemprima mondiale per la promozione dell'attesissimo videogioco di guerra Battlefield 3 in uscita autunno 2011. Pochi minuti bastano per illustrare i primi scontri corpo a corpo e il vivo dell'azione militare!




8 aprile 2011

This is SPARTA!

Immagine da me realizzata che raffigura la mia faccia urlante sulle parole THIS IS SPARTA! tratte dal film 300 di Zack Snyder. In questa illustrazione, in realtà la primissima che ho fatto con Adobe Illustrator, la foto di partenza si adatta alla frase e non viceversa come nell'immagine postata in precedenza.


 



Da Casa alla NABA


Sceneggiatura 
di 
Marco Ciarallo


Da nero si sente:

PAPA’ (V.O.)
Che treno devi prendere? Quello delle 8.06?

MARCO (V.O.)
    (svogliatamente)
Sì, quello.

PAPA’ (V.O.)
Sei sempre in ritardo!

MARCO (V.O.)
Tanto ce la faccio!

FADE IN:

DIDASCALIA: ore 8:01

S1 - ESTERNO, PERIFERIA CITTADINA – GIORNO

MARCO, un giovane scapestrato di 20 anni vestito casual con un giaccone e una borsa marroni, esce dal cancello di casa sua in sella ad un BICICLETTA gialla e malandata senza controllare se stanno passando automobili. Comincia a pedalare velocemente verso la fine della via con il fondoschiena sollevato dal sellino.

MARCO
     (sottovoce)
Cazzo! Cazzo! Cazzo! Che ore sono?

Al primo incrocio Marco svolta rapidamente a destra. Stacca la mano sinistra dal manubrio per guardare il suo polso.

CUT TO:

S2 - INTERNO, SOGGIORNO CASA DI MARCO – GIORNO

Sulla scrivania di legno giace in mezzo ai libri un OROLOGIO digitale Casio G-Shock.

CUT TO:

S1(CONTINUA) - ESTERNO, PERIFERIA CITTADINA – GIORNO

Il viso di Marco diventa una maschera di delusione e sconforto.

MARCO
          (rabbiosamente)
Ma no! L’ho dimenticato!

In prossimità di una discesa la bicicletta acquista velocità.
Sfrecciando verso la fine della via, Marco s’immette in una strada principale molto TRAFFICATA.
Marco svolta a destra salendo con la bicicletta sul marciapiede. Comincia a pedalare febbrilmente passando a tutta velocità in mezzo ai pali della luce. Appena il marciapiedi si abbassa, Marco si immette in strada ignorando le automobili che sopraggiungono a tutta velocità. Le ruote della bicicletta sfregano violentemente i sassolini sull’asfalto.

Nel momento in cui Marco si impone nella ROTATORIA momentaneamente libera alla fine dello stradone, un paio di automobilisti inchiodano per non investirlo. Il giovane prosegue dritto prendendo un altro stradone a senso unico e posizionandosi sulla pista ciclabile.

L’asfalto è pieno di piccole buche. La bicicletta sobbalza ma Marco continua a pedalare vigorosamente senza perdere velocità. Davanti a lui c’è un vecchietto in bicicletta che procede lentamente, più avanti un AUTOBUS BLU arriva nell’altro senso occupando tutta la corsia.

MARCO
                (sbuffando)
Che palle...

Marco si lancia a tutta velocità con la sua bicicletta e supera il vecchietto prima che l’autobus lo raggiunga chiudendogli la strada.

MARCO
    (sollevato)
 Un giorno di questi finirò ammazzato.

CUT TO:

DIDASCALIA: ore 8:05

GIORNO. Ci muoviamo tra i tetti delle case. Vediamo un ciclista che si muove per una via del centro pedalando come un matto. Seguiamo il suo percorso e vediamo che attraversa a tutta velocità un incrocio passando con il semaforo giallo.

S3 - ESTERNO, CENTRO CITTADINA – GIORNO

Marco passa davanti al parco comunale senza smettere mai di pedalare. Fa una smorfia di fatica ma non rallenta l’andatura. Cerca di sistemarsi meglio sulla schiena la borsa a tracolla, scivolatagli sul fianco.

MARCO
     (sottovoce)
 Spero che non arrivi proprio ora...

Marco stacca le mani dal manubrio e cercando di mantenere costante la direzione della sua bicicletta continua a pedalare imperterrito per la via principale del paese.

Con la mano destra sbottona la tasca davanti del suo giaccone e con due dita estrae il telefono cellulare acceso, cerca di sbloccare lo schermo per guardare l’ora ma...

MARCO
                  (spaventato)
                  No!

...perde l’equilibrio. La bicicletta oscilla, il manubrio gira a sinistra. Marco riporta la mano sinistra libera dal cellulare al manubrio premendo bruscamente la leva del freno che blocca le ruote e...

...la bicicletta SI RIBALTA.

Marco CADE rovinosamente a terra. Riesce a mettere le mani in avanti per attutire la caduta sull’asfalto.

Due VECCHIETTE che chiacchierano sul marciapiede osservano il giovane con preoccupazione mista a divertimento. Marco si rialza con decisione e si guarda le mani doloranti con volto AMAREGGIATO. Ha due lievi abrasioni sui palmi. Risistema il telefonino in tasca.

VECCHIETTA 1
           (a Marco)
Ma sei caduto da solo?

VECCHIETTA 2
             (A Marco)
Ti sei fatto male?

Marco alza le mani con un sorriso spento.

MARCO
E’ tutto a posto. Non è niente!

Marco si volta per guardare la bicicletta gialla sbattuta per terra alle sue spalle. La solleva per il manubrio. La ruota davanti è STORTA.

Con passo svogliato Marco conduce a mano la sua bicicletta verso il marciapiedi e appoggia la ruota anteriore al palo del cartello di divieto di sosta. Sforzandosi di fare pressione nella direzione in cui la ruota si è stortata, riesce a raddrizzarla.

Rimonta in sella con rapidità e riprende a pedalare più lentamente di prima, ignorando gli sguardi delle vecchiette che lo seguono.

CUT TO:

DIDASCALIA: ore 8:16

S4 - ESTERNO, STAZIONE FERROVIARIA – GIORNO

Marco è in piedi su una BANCHINA a mattoni lunghissima e affollata da gente di ogni età. Davanti a lui ci sono due soli binari che dividono la STAZIONE in due, separando la sua banchina dall’altro lato dove vediamo una piccola biglietteria e un bar minuscolo. Il tabellone elettronico alle sue spalle recita in luminose scritte arancioni MI ROGOREDO - 8:16.

Un TRENO bianco, blu, arancione e verde a due piani entra in stazione diminuendo sempre di più la velocità. Uno stridio acutissimo proveniente dalle rotaie accompagna la frenata del mezzo. L’inizio del treno si ferma lontano dal giovane.

Marco solleva in avanti il gomito destro tastandolo delicatamente con la mano sinistra. Vediamo una velata espressione di DOLORE sul suo viso.

La porta del treno di fronte a Marco si apre scorrendo di lato e tre persone escono sulla banchina.

VOCE FEMMINILE
Fermata: Bovisio Masciago.

Marco entra e soppesando ogni passo sale gli scalini che portano al piano superiore del treno. Vede un paio di posti liberi in un angolo e si siede in quello attaccato al finestrino. Chiude gli occhi.

CUT TO:

DIDASCALIA: ore 8:24

S5 - INTERNO, TRENO – GIORNO

Nello spazio tra gli schienali di due sedili si intravede il volto di Marco a occhi chiusi, stanco e assonnato.

VOCE FEMMINILE
Fermata: Paderno Dugnano.

Ci stiamo muovendo verso Marco. Apre gli occhi. Spalanca la bocca in lungo SBADIGLIO mettendo la mano davanti alla bocca.

Si sbottona con mano penzolante la tasca davanti del giaccone ed estrae il cellulare tenendolo tra pollice e indice. Sblocca lo schermo e digita qualcosa sul touch screen. Compare una tastiera e comincia a scrivere il seguente messaggio: “We Tia arrivo in ritardo perché ho perso il treno prima, dillo a Gioetto please”.

Seleziona il destinatario “Mattia Molteni”. Invio.

CUT TO:

DIDASCALIA: ore 9:12

S6 - INTERNO, NABA AULA 4 – GIORNO

Vediamo una piccola aula scarsamente illuminata, piena di sedie nere occupate da circa 30 persone tra ragazzi e ragazze molto diversi tra loro. Un professore di media altezza, con gli occhiali e pochi capelli è seduto ad una cattedra situata all’inizio dell’aula, curvo su un registro. Sta facendo l’appello.

PROF. GIOETTO
Chirivì.

Un ragazzo nerboruto alza la mano.

RAGAZZO
                  (urlando)
Presente!

PROF. GIOETTO
Ciarallo.

Mattia Molteni, un ragazzo robusto e trasandato con dei neri capelli scomposti, interviene.

MATTIA
               (a Prof. Gioetto)
Arriva, prof.